Il mondo del gaming è misogino?
"Ciao racchia", "vediamo la tua scollatura", "puoi abbassarti?", "torna in cucina", "vai a pulire il mio pavimento"...
Quando sei una ragazza e giochi ai videogiochi online, questo è il tipo di commenti che ricevi praticamente ogni giorno. E spesso diventano molto più volgari di così.
Arnaud
Il sessismo, un problema sociale che abbiamo incontrato anche nei videogiochi
Non importa se per strada o su Internet, il sessismo purtroppo è ormai piuttosto diffuso. Sia su Youtube, Twitch o sui forum di discussione, la misoginia è nell'aria, e le conversazioni spesso e volentieri si trasformano in ideologie a dominanza maschile. Come se si volesse far capire alle donne che quello non è il loro posto.
Eppure le ragazze giocano tanto quanto i ragazzi: la metà dei giocatori di videogiochi sono donne. Ora che il il mondo del gaming è diventato popolare, sempre più donne si fanno notare. Eppure, i cliché sessisti persistono.
Da diversi anni, Youtube e Twitch propongono a tutti lo streaming in diretta. Molti creatori di contenuti trasmettono in streaming video di se stessi che trattano un argomento di loro interesse, e molti di loro amano riprendersi in diretta giocando ai videogiochi. Queste piattaforme sono un mezzo meraviglioso per creare contenuti, esercitare la libertà di parola e interagire con le persone di tutto il mondo.
Ma un Twitcher è il più delle volte da solo di fronte a una comunità che reagisce in diretta attraverso una chat. Gli Streamer raramente hanno il controllo o un modo per moderare le loro dirette. Fare uno streaming davanti a delle persone per quattro, cinque ore o anche più, animare, focalizzarsi sul gioco, leggere la chat, fare attenzione alla telecamera - tutto questo richiede già molta concentrazione e causa molta agitazione.
Alcuni di questi streamer hanno la possibilità di avere qualcuno ad aiutarli a moderare la loro diretta, cancellando i messaggi e bandendo alcuni spettatori dalla chat. Ma è complicato far sì che qualcuno offra il proprio tempo gratuitamente, o addirittura a pagamento, per farlo. Il più delle volte, gli streamer non hanno alcuna moderazione - sono completamente soli. E capita loro regolarmente, soprattutto alle donne, di ricevere insulti in diretta, molestie, commenti sessisti.
Le giocatrici e le streamer fanno spesso sentire la propria voce per sfidare lo status-quo.
Testimonianza di Nat_Ali:
Non puoi rendertene conto finché non l'hai sperimentato, ma c'è chiaramente una differenza di trattamento tra donne e uomini. Molto rapidamente, nella chat, gli spettatori iniziano a parlare con loro del loro aspetto fisico "oh sei davvero carina", "ciao bella" e spesso sfugge di mano "ciao brutta", "oh sei disgustosa"... il che è molto meno frequente con i ragazzi, o almeno con i ragazzi "normali". Ma non appena appartengono a una minoranza, ne saranno esposti anche loro (es: neri, sovrappeso, ecc.). Le donne su Youtube o Twitch ricevono spesso una doppia punizione.
Gli Streamer vogliono un posto sicuro, uno dove nessuno ne discrimini un altro. I canali Youtube e Twitch sono, per alcuni di questi streamer, come la loro casa. Vogliono uno spazio positivo, di cui hanno bisogno per poter fare le proprie dirette serenamente.
Come possiamo affrontare il problema del sessismo nei videogiochi?
Con oltre tre anni di esperienza nell’analisi dei contenuti nocivi trovati sui social network, Bodyguard - una start-up fondata originariamente in Francia - ha una buona comprensione del problema e ha deciso di agire per aiutare le donne a sentirsi più "a casa" nel mondo dello streaming.
Bodyguard ha creato una soluzione per proteggere il maggior numero possibile di persone dai contenuti nocivi online, dalle molestie e dai discorsi di odio. Il team Bodyguard tiene molto a cuore questa missione ed è desideroso di aiutare il maggior numero possibile di donne a creare contenuti e ad esprimersi liberamente.
La tecnologia sviluppata da Bodyguard è stata impiegata in un'applicazione gratuita che modera la vita degli utenti in modo automatico e autonomo su Twitch e Youtube, ma che protegge anche i loro contenuti su Twitter e Instagram. Oltre 50.000 persone si sono già rivolte a questa guardia del corpo virtuale per essere protette sui social media. La metà degli utenti è di sesso femminile. Si tratta di giovani influencer, creatori di contenuti, giocatori o anche personaggi pubblici della tv e politici. La tecnologia Bodyguard analizza e modera i commenti in inglese, italiano e francese, ma altre lingue previste.
Disponibile su iOS e Android, l’applicazione riflette un modello in cui la tecnologia viene impiegata per il bene di tutti. In pochi click, gli utenti scelgono quali account social moderare, in modo che la tecnologia Bodyguard possa raccogliere e analizzare tutti i commenti ricevuti e bloccare quelli ritenuti d’odio. Ogni mese vengono analizzati più di 5 milioni di commenti.
Per andare ancora oltre e offrire un'esperienza utente superiore, Bodyguard offre ora agli utenti la possibilità di impostare le proprie regole di moderazione, personalizzate in base alle proprie esigenze individuali e che possono cambiare in qualsiasi momento. Bodyguard distingue efficacemente la natura dei commenti che circolano sulle piattaforme sociali in:
Molestie sessuali
Molestie morali
Insulti
Scherni sul fisico
Minacce
Troll
Razzismo
Odio
Omofobia
Misoginia (nuovo)
Bodyguard adesso modera anche i commenti misogini
In collaborazione con Stream’Her (un gruppo sempre più numeroso di streamer e giocatori francesi) e le suoi utenti donne, Bodyguard ha analizzato milioni di commenti per comprendere meglio questo problema sociale e così poter moderare in modo efficiente gli insulti sessisti sulle piattaforme di streaming.
L'odio espresso nei confronti delle donne può essere molto complesso. Con i dati raccolti, Bodyguard è stato in grado di creare una nuova categoria "Misoginia", che permette di rilevare con estrema precisione i comportamenti sessisti e proteggere meglio le creatrici online.
Partendo dal presupposto che lo schermo del computer o dello smartphone non è una barriera abbastanza forte contro l'impatto dei commenti d’odio, Bodyguard offre una tecnologia potente e personalizzabile per aiutare piattaforme come Youtube o Twitch a diventare ambienti online più sani e sicuri. La tecnologia Bodyguard mira a cambiare la mentalità e a lasciare che i creatori di contenuti si esprimano e creino liberamente, su dei social media più rispettosi e premurosi.
Bodyguard ce la sta mettendo tutta per risolvere questo problema che affligge la nostra società e aiutare in tal modo le donne a fare finalmente delle dirette in tutta serenità.